The formula nature + man = landscape is at the center of my artistic research.

 

I am interested in investigating the relationship between nature and culture, by analyzing the modalities with which we approach the natural environments, producing images as a consequence, inevitably describe the experience that derives from them.

From the smallest dust of pollen, to the pebbles of a river, from the flight of a butterfly, to the high peaks of the mountains and even from the appearance of a rainbow, up to the starry cosmos, Nature is revealed as a living thing that acts in three-dimensional space.

 

In my work, I pay particular attention to the form and composition of the materials that I use, be they paper posters, kilos of confetti, powders, books, decorative cards or ceramic. I act on them, in ways such as accumulation and isolation, vertically and horizontally, opposing the group to the individual, the openness rather than the desire to create a closed space, making the viewer enter into a relationship with the objects that live in the environment and feel part of the work.

 

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La formula natura + uomo = paesaggio è al centro della mia ricerca artistica.

 

Ciò che mi interessa indagare è la relazione tra natura e cultura.

 

Le modalità con le quali ci approcciamo agli ambienti naturali, producendo di conseguenza immagini, descrivono inevitabilmente l’esperienza che ne deriva.

Dal più piccolo pulviscolo di polline, ai sassi di un fiume, dal volo di una farfalla, alle alte vette dei monti e ancora dalla comparsa di un arcobaleno, fino al cosmo stellato, la natura si rivela cosa viva che agisce nello spazio tridimensionale.

 

Nel mio lavoro, infatti presto particolare attenzione alla forma e alla composizione dei materiali che utilizzo, siano essi poster di carta, chili di coriandoli, polveri, libri, carte decorative o ceramiche. Intervengo su di essi, agendo con modalità quali l’accumulo e l’isolamento, la verticalità e l’orizzontalità, il gruppo in rapporto al singolo, l’apertura piuttosto che il desiderio di creare un luogo chiuso, facendo in modo che lo spettatore entri in relazione con gli oggetti che vivono nell’ambiente e si senta parte dell’opera.